Testa femminile di Afrodite
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia
- Citta'
- Celano
- Luogo di conservazione
- Castello Piccolomini
- Luogo di collocazione
- Testa femminile di Afrodite
- Collezione
- Torlonia di Antichità del Fucino
- Inventario
- 67507
- Materia e tecnica
- marmo greco insulare
- Autore
- Provenienza
- Lago Fucino, lavori di prosciugamento
- Dimensioni
- altezza cm 22
- Diritti oggetto digitale
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo - Chieti
Descrizione breve
La testa, riferibile ad una statua di dimensioni minori del vero, è priva del collo. Mostra un taglio netto obbliquo sulla capigliatura che è caratterizzata da ciocche ricciute e corpose divise da una scriminatura centrale in due bande che disegnano lo spazio triangolare della fronte. Sulla sommità la capigliatura sembra sollevarsi formando un ridotto nodo (Krobylos), mentre posteriormente le bande dei capelli si raccolgono in una piccola e bassa crocchia. Le ciocche ricciute sono trattenute da una benda avvolgente il capo. La testa colpisce per il morbido modellato del volto: presenta ampie orbite con accentuato rigonfiamento delle palpebre che sottolineano l'effetto chiaroscurale intorno agli occhi a mandorla; morbide gote; bocca stretta dalle labbra carnose, leggermente dischiuse; mento pieno e tondeggiante. Sul naso presenta una grande abrasione. Piccoli, aderenti al volto, e resi assai accuratamente gli orecchi, in origine ornati da orecchini metallici, della cui presenza testimonia il foro. La testa è lievemente inclinata verso sinistra.
Bibliografia
- A. CAMPANELLI (a cura di), Il tesoro del Lago. L'Archeologia del Fucino e la collezione Torlonia. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003;
- A. CAMPANELLI (a cura di), La Collezione Torlonia di Antichità del Fucino. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003.
Commenti
La testa costituisce sicuramente uno dei più raffinati esemplari scultorei rinvenuti nel territorio abbruzzese. L'accurata lavorazione delle ciocche dei capelli, il delicato e morbido modellato del viso, l'uso sapiente e assai contenuto del trapano, fanno propendere per una interpretazione, come originale greco, raffigurante Afrodite. La presenza di un'area fucente rappresentante Afrodite. Il ritrovamento nell'area fucense di un'altra statua di Afrodite, proveniente dal santuario di Angizia, suggerirebbe di ricondurre anche questo esemplare allo stesso contesto.