Base con dedica a Giove

Base con dedica a Giove
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Iscrizioni
Nazione, Regione, Provincia
Italia
Citta'
Celano
Luogo di conservazione
Castello Piccolomini
Luogo di collocazione
Materiali votivi
Collezione
Torlonia di Antichità del Fucino
Inventario
67512
Materia e tecnica
Pietra calcarea locale
Autore
Datazione
Caratteri della prima metà del II secolo a.C.
Provenienza
Lago Fucino, lavori di prosciugamento
Dimensioni
alt. cm. 40; base cm. 19 x 22; culmine cm. 14 x 14; lettere cm. 4; 4,5; 3; 4,1; 3,2; 4,3
Diritti oggetto digitale
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo - Chieti

Descrizione breve

Base a piramide tronca, con iscrizione su uno dei lati lunghi (con andamento dall'alto verso il basso):

SA(LVIOS) BURTIO(S) V(IBI) (ILIOS)
LU(U)E DONO(M)
DED(ET) MERETO

"Salvio Burtio, figlio di Vibio (Burtio), ha offerto in dono a Giove che lo meritava"

Bibliografia

- A. CAMPANELLI (a cura di), Il tesoro del Lago. L'Archeologia del Fucino e la collezione Torlonia. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003;
- A. CAMPANELLI (a cura di), La Collezione Torlonia di Antichità del Fucino. Catalogo della mostra – Carsa Edizioni, Pescara 2003.

Commenti

Quello di Giove appare tra i Marsi uno dei culti più antichi; non dipende da influenze esterne, ma è di diretta tradizione indoeuropea. Il nome personale o praenomen del dedicante (Salvius)e quello di suo padre (Vibius) sono tra i più comuni nella Marsica prima dell'età imperiale; resta invece isolato il nome familiare o nomen (Burtius), che tuttavia non trova riscontro neanche altrove e deve quindi considerarsi strettamente locale.